Genomamiata ha come obiettivo il recupero e la valorizzazione del patrimonio zootecnico locale. Nel corso degli anni questo ha portato al salvataggio dell’Asino Sorcino Amiatino ed alla valorizzazione della Cinta Senese. Oggi l’Associazione è impegnata nella riproduzione del Suino Nero di razza Macchiaiola Maremmana. L’associazione sta lavorando anche sul Cavallo Maremmano tradizionale e sul recupero di esemplari di ovini che si rifanno alle popolazioni di Pecora delle Crete Senesi e dell’Amiata, un tempo ampiamente diffuse.

Nel settore vegetale l’associazione ha individuato oltre cento varietà e specie a rischio di erosione genetica, fra cui varietà di fruttiferi e diversi vitigni locali; tra le castagne sono state invece individuate quasi trenta varietà che permettono di ripercorrere la storia dell’intero territorio Amiatino.

Scopo delle attività è concludere per la parte animale e vegetale le ricerche in essere relative alle specie e realizzare in collaborazione con gli agricoltori e le associazioni di prodotto, dei campi custodia, e con gli allevatori degli allevamenti custodia.

Le specie del patrimonio zootecnico locale
Specie Animali
  • Pollo dell’Amiata
    Ricerca e recupero degli ultimi esemplari di pollo amiatino mediante un percorso scientifico e selettivo atto alla conservazione e salvaguardia degli ultimi esemplari.
  • Coniglio Leprato
    Recupero degli ultimi esemplari di coniglio leprato Amiatino, con affidamento ad allevatori custodi per la riproduzione.
  • Pecora dell’Amiata
    Grazie al lavoro svolto da ARAT nel quadro del progetto, tipizzazione e classificazione degli animali presenti in Toscana, è stato possibile ottenere dal Ministero dell’Agricoltura il riconoscimento del Registro Anagrafico a cui sono iscritti circa 3.000 capi.
  • Suino Nero Macchiaiolo
    Si tratta di una razza considerata scomparsa a seguito dei profondi cambiamenti che hanno interessato tutto il settore agricolo nell’ultimo secolo. Attualmente, in attesa del suo riconoscimento ufficiale definitivo con l’iscrizione al Registro Anagrafico Nazionale, la popolazione totale oscilla da 350 a 320 esemplari. L’iter di riconoscimento è stato inviato al ministero delle politiche agricole e forestali (il percorso è seguito dall’Ass. Reg. Allevatori e dall’Ass. Genomamiata)
  • Miccio Amiatino (asino Amiatino)
Specie Vegetali
  • Ciliegio Maggiolo
    Censimento, cartellinatura ,propagazione e riproduzione presso il vivaio di Fonte alle Monache  gestito dal consorzio forestale nel comune di Santa Fiora.
  • Ciliegio papale
    Censimento, cartellinatura, propagazione e riproduzione presso il vivaio di Fonte alle Monache gestito dal consorzio forestale nel comune di Santa Fiora.
  • Varietà di meli autoctoni in erosione
    Censimento e cartellinatura dei meli presenti nel campo selezione in località Pescina nel Comune di Seggiano, messa a dimora presso il vivaio di Fonte alle Monache gestito dal Consorzio forestale
  • Grani antichi ( Frumenti duri e teneri)
    Realizzazione di un campo custodia per la coltivazione delle varietà antiche. Ambientamento varietale sotto il controllo dell’Università di Pisa e la collaborazione con la rete rurale nazionale semi e l’Associazione La piazzoletta di Semproniano
Patata delle Macchie

A partire dal 2006 è stato avviato il percorso di attenzione verso questo prodotto, interessante per l’intera area amiatina, basato sulla valutazione della enorme potenzialità della zona e sulla consapevolezza sempre maggiore della identità locale. Il percorso di valorizzazione e caratterizzazione è iniziato nel 2016 con la collaborazione tra l’Associazione Genomamiata, l‘Università di Siena, il CNR- Ivalsa e lo Dtudio Agricis. In un seconda fase il progetto prevede la caratterizzazione delle varietà e analisi delle componenti derivanti dalla coltivazione in un determinato territorio.

Obiettivi
  1. Indagine genetica per discriminare la varietà di Patata delle Macchie sia dalle due varietà autoctone toscane già iscritte nel Repertorio sia dalle più comuni cultivar commerciali;
  2. caratterizzazione dei principali profili nutraceutici e comparazione con quelli provenienti dalle varietà commerciali;
  3. sviluppo di un prodotto salutistico-funzionale con caratteristiche nutrizionali migliorate attraverso l’utilizzo di tecniche agronomiche mirate a ridotto impatto ambientale;
  4. stesura di un disciplinare di produzione per la tutela e valorizzazione della patata delle Macchie.
Cipolla della Selva

A partire dall’anno 2016 è iniziato il percorso di recupero della biodiversità con la collaborazione tra l’Associazione Genomamiata, l’Università di Siena, il CNR IVALSA e lo Studio Agricis.

Obiettivi
  1. La conservazione della biodiversità locale riconosciuta nella Cipolla della Selva. Durante il progetto di tutela della Cipolla, sono state testate alcune varietà e razze locali della zona amiatina e della Provincia di Grosseto, facendo ricorso anche al Repertorio Regionale. L’IVALSA CNR ha iniziato un’indagine genetica con le diverse varietà di cipolla iscritte nei repertori del germoplasma toscano per valutazioni comparate concentrandosi sulla parte organolettica e su quella chimica. L’Università di Siena, Dipartimento Scienze della Vita, ha eseguito una serie di analisi sulle componenti antiossidanti delle cipolle prodotte dall’IVALSA CNR, in comparazione con cipolle prodotte presso la coltura della Selva;
  2. il percorso di caratterizzazione della Cipolla della Selva;
  3. è in corso di elaborazione un disciplinare di produzione che dovrà essere condiviso fra i diversi produttori di cipolle dell’area, che sarà la base anche per il percorso di certificazione del prodotto da intraprendere alla fine del progetto.